
È stata fissata per il prossimo 18 settembre, l’udienza in Corte d'assise a Catanzaro per l’omicidio di Antonio Procopio, di 38 anni, ucciso nella notte tra il 2 e 3 ottobre 2024 a Gasperina. Deve rispondere di omicidio volontario aggravato dai futili motivi Danilo Viscomi, 41 anni, presunto autore della coltellata mortale sferrata al cuore dell’operaio di 38 anni. Il giudice per le udienze preliminari ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal sostituto procuratore che ha coordinato le indagini affidate ai carabinieri della Compagnia di Soverato. In udienza gli avvocati di parte civile Nunzio Raimondi, Antonio Lomonaco e Sergio Sangiovanni mentre l’imputato è assistito dall’avvocato Alessandro Guerriero.
La discussione tra i due uomini sarebbe iniziata all’interno del bar del paese della provincia di Catanzaro. Una lite legata, secondo quanto è stato ricostruito, a un debito di appena trenta euro. Una prima colluttazione all’interno del locale sarebbe stata interrotta dall’intervento di alcuni conoscenti presenti sul posto. Viscomi però a quel punto si sarebbe allontanato. Per gli inquirenti sarebbe rientrato a casa e poi avrebbe atteso davanti al bar l’uscita di Procopio. In strada ci sarebbe stata la nuova aggressione culminata con il fendente che ha raggiunto al torace Procopio che si è accasciato al suolo. Mentre i pochi presenti provavano a soccorrere il 38enne, Viscomi si sarebbe dato alla fuga. La ferita profonda non ha lasciato possibilità ad Antonio Procopio che è deceduto poco dopo.
Sul posto sono giunti i Carabinieri della stazione di Gasperina, della Compagnia di Soverato e del Reparto operativo del Comando provinciale di Catanzaro. Gli investigatori dell’Arma hanno raccolto le testimonianze delle persone presenti sul posto e si sono messi alla ricerca di Viscomi. L’uomo è stato trovato circa un’ora dopo e accompagnato nel Comando di Soverato dove è stato sottoposto a fermo. Il sostituto procuratore ha disposto la custodia in carcere per il sospettato sostenendo il possibile rischio di fuga del 41enne. Davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia l’indagato aveva preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Nel 2017 era stato arrestato per tentato furto aggravato in abitazione, in quell’occasione per sfuggire ai carabinieri si era lanciato da una finestra tanto da conquistarsi l’epiteto di “ladro acrobata”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia