
É morto a Catanzaro, a causa di una grave malattia, l’ex magistrato Antonio Baudi. Aveva 79 anni e nella sua carriera aveva svolto numerose funzioni anche apicali. Era stato giudice istruttore e successivamente presidente della sezione Gip-Gup del Tribunale. Era passato poi alla Corte d’Appello, con funzioni di presidente di sezione.
Baudi era un profondo conoscitore del Diritto. Autore di vari volumi giuridici e relatore in numerosi convegni, era stato scelto come formatore in numerosi corsi per magistrati.
È stato anche autore di numerose pubblicazioni, tra cui le due opere che esponevano la summa del suo pensiero in tema di prova, entrambe edite dalla Rubbettino, «Inspicere. Alle radici della prova penale» (2000) e «Prova ed ermeneutica. La conoscenza del fatto nel processo» (2011).
Benvoluto e stimato, era conosciuto anche per le sue doti umane e caratteriali.
A ricordarlo con commozione è stato anche il sindaco Nicola Fiorita, che ha voluto esprimere pubblicamente il proprio cordoglio per la perdita di un uomo che ha rappresentato un punto di riferimento non solo per il mondo della giustizia, ma anche per la vita culturale e civile del Capoluogo di Regione. «Lo ricordo con affetto – ha dichiarato il primo cittadino – come amico della mia famiglia e di mio padre in particolare. Sono certo però che Baudi occupi un posto anche nella memoria collettiva della città di Catanzaro, perché è stato un giurista dalla preparazione robusta, che anche dopo aver lasciato la toga, attraverso la sua intensa attività pubblicistica, non ha smesso di approfondire i temi di valore alto che attengono alla giustizia, come la complessità del dubbio e la cultura della verità».
Anche il presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco, ha espresso cordoglio per la morte di Baudi: "Un brutto risveglio, quello di stamattina, con la notizia del decesso di un uomo che è stato per me un punto di riferimento imprescindibile sul piano umano e su quello professionale. La scomparsa di Antonio Baudi è un evento che mi addolora profondamente, per il rapporto personale, familiare, antico, che mi ha legato a lui lungo tutta la vita. Ho avuto il privilegio di apprezzarne l’intelligenza, la sensibilità, l’acume. È stato un magistrato di valore e questa consapevolezza credo appartenga a tutta la comunità degli operatori del diritto. Lo è stato a tutto tondo, non solo indossando la toga e amministrando giustizia ma anche nelle vesti di formatore per conto del CSM e di saggista che ha contribuito non poco all’approfondimento teorico di temi cruciali per la giurisprudenza. Nello stringermi attorno ai familiari in questo momento di dolore, mi dico certo che la nostra città porterà per sempre Antonio Baudi nella sua memoria".
Antonio Baudi, infatti, ha rappresentato per decenni un modello di rigore e autorevolezza nei ranghi della magistratura. Ma è stato soprattutto nel ruolo di pensatore e scrittore che ha continuato a offrire il proprio contributo, riflettendo sulle grandi questioni del diritto e sull’etica della giustizia, con uno sguardo sempre lucido, critico e umano.
La sua voce, mai scontata, ha continuato a far sentire il proprio peso anche al di fuori delle aule di tribunale, tramite articoli, saggi e interventi pubblici che hanno stimolato il dibattito e mantenuto vivo un senso profondo di responsabilità civile. La sua capacità di affrontare la “complessità del dubbio” – come sottolineato dallo stesso sindaco Fiorita – è stata una delle qualità che più hanno contraddistinto il suo pensiero, insieme alla ricerca costante di una “cultura della verità” come fondamento di ogni sistema giuridico realmente giusto.
La città di Catanzaro perde così un uomo colto, discreto e profondamente impegnato. La sua eredità resta viva non solo nei ricordi di chi lo ha conosciuto, ma anche nel patrimonio intellettuale che ha saputo costruire, fatto di riflessioni, domande e valori.
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