
Una nuova emergenza ambientale minaccia la costa di Tropea. Nei pressi dell’ex depuratore dismesso, lungo una spiaggia libera tra le più note e frequentate, è stato segnalato uno sversamento di liquidi maleodoranti, presumibilmente di natura fognaria, che ha generato una pozza stagnante a pochi metri dal mare. A denunciare l'accaduto è Antonio Piserà, già consigliere comunale e da anni impegnato sul fronte della tutela ambientale e sanitaria del territorio.
L’episodio, documentato con coordinate geografiche precise (15°53'14.22" E – 38°40'26.30" N), nonostante al momento non coinvolga direttamente le acque marine, rappresenta – secondo Piserà – un pericolo concreto per la salute pubblica e un grave danno d’immagine per una località simbolo del turismo calabrese e nazionale.
“La situazione è gravissima – ha dichiarato Piserà – perché compromette non solo la salubrità dell’ambiente marino-costiero, ma rappresenta anche un rischio concreto per la salute pubblica, specie in un periodo di forte affluenza turistica. Non possiamo permettere che Tropea venga deturpata nel silenzio generale”.
A seguito della segnalazione, Piserà ha presentato un esposto formale indirizzato ai Commissari Straordinari del Comune di Tropea, alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia e all’ARPACAL – Dipartimento provinciale. Le richieste avanzate sono chiare e puntuali: accertare la natura e l’origine dello sversamento, bonificare con urgenza l’area, individuare eventuali responsabilità e attivare misure strutturali per impedire il ripetersi di episodi simili.
“Le bellezze di Tropea non possono essere lasciate all’improvvisazione o, peggio, all’indifferenza”, ha aggiunto l’ex consigliere. “Serve un intervento rapido, trasparente e rigoroso da parte di chi ha il dovere istituzionale di proteggere questo territorio”.
Infine, Piserà ha rivolto un appello alla cittadinanza e alle istituzioni affinché si attivino in maniera compatta e decisa:
“Difendere Tropea è un dovere collettivo. Continuerò a segnalare, denunciare e proporre soluzioni concrete. Ma ora è tempo che le autorità agiscano, con coraggio e senza esitazioni, nell’interesse della nostra terra, della nostra economia turistica e della salute di tutti”.
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