Si chiude definitivamente il cancello di ingresso del Monastero delle Clarisse di Rossano. L’unico in Calabria, e da secoli (più di 400 anni) presenza storica e significativa non solo della comunità rossanese, ma dell’intero territorio. Vivido è ancora il ricordo in tanti che hanno assistito e partecipato alla processione che più di 40 anni fa ha accompagnato le suore di allora nella sede del nuovo monastero dove hanno continuato la loro opera di accoglienza e preghiera da dietro le grate dei parlatori. Oggi di quel gruppo di monache ne sono rimaste tre, tutte in età avanzata, e in ogni caso in numero insufficiente perché si tenga aperto il monastero di Villaggio S. Chiara. La notizia circolava da tempo e a nulla sono valsi i tentativi per scongiurarne la chiusura. La Curia di Rossano-Cariati ha infatti comunicato che, nei giorni scorsi, l’arcivescovo Maurizio Aloise è stato informato, tramite lettera ufficiale inviata dalla Federazione “Santa Chiara d'Assisi” delle Monache Clarisse Urbaniste d’Italia, della sofferta decisione di procedere alla chiusura del Monastero “Santa Chiara”, che si erge in uno dei punti più panoramici del centro storico bizantino. La Federazione è giunta alla conclusione che non sussistono più le condizioni necessarie per mantenere attiva la comunità monastica. Come detto, numerosi sono stati i tentativi messi in atto dall’arcivescovo Aloise e dalla Madre Federale per preservare la presenza delle Monache Clarisse che, per secoli, hanno rappresentato un faro di fede, di preghiera incessante, di accoglienza e di carità per l'intera Arcidiocesi. Si sono anche distinte negli anni per la formazione data alle giovani donne, spesso orfane, per non parlare dell’antica arte di produzione delle ostie e di pregiati ricami che tuttora abbelliscono gli altari delle chiese cittadine. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale