Estate che arriva, polemiche che tornano. E quest’anno è proprio il calendario estivo a “dividere”. Per quanto sia ricco di eventi, i residenti ritengono, infatti, che non soddisfi tutte le esigenze. In particolare in ambito musicale, dove lamentano una predominanza di eventi di musica classica: «Prepariamo pullman direttamente dagli ospizi» ironizzano sui social, evidenziando come la musica “colta” non riesca ad attrarre un pubblico diversificato, lasciando scoperta quella parte di popolazione, soprattutto turistica, che per le vacanze tropeane punta ad altre “colonne sonore”. Massimo Cono Pietropaolo, già ex amministratore, si è schierato a favore di un calendario che punti a recuperare l’identità culturale di Tropea: «Quello dell'estate procede “in direzione ostinata e contraria”. Manifestazioni folkloristiche, teatrali, musicali e identitarie sono il segno impresso dalla triade agli eventi estivi e autunnali. Tutto il contrario del paradiso artificiale e psichedelico, ad uso di pochissimi eletti, che si era costruito nel recente passato». L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale