Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 28 Giugno 2025

Fondi per migranti e 'ndrangheta: sequestro da 2,5mln all'associazione che gestiva il centro di Isola Capo Rizzuto

Beni per 2,5 milioni di euro sono stati sottoposti a sequestro conservativo dai militari del comando provinciale di Crotone su richiesta dalla Procura regionale della Corte dei Conti nei confronti degli ex amministratori dell'associazione di volontariato Misericordia di Isola Capo Rizzuto. Il provvedimento, firmato dal vice procuratore generale Giovanni Di Pietro, mira a preservare il credito erariale di 34 milioni di euro, accertato con la sentenza di condanna di primo grado emessa nello scorso aprile dalla Corte dei conti della Calabria nei confronti dell'ex governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto, Leonardo Sacco, e del parroco don Edoardo Scordio che dell'associazione era correttore spirituale. Per l'accusa i due ex amministratori si sarebbero impossessati del denaro destinato alla gestione del centro di accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto, come emerso dall'indagine denominata Jonny, coordinata dalla Dda di Catanzaro, che nel 2017 portò al fermo di 68 persone e al sequestro di beni per oltre 60 milioni di euro facendo luce, tra l'altro, sulle condotte illecite realizzate attraverso l'associazione, quale gestore dei servizi erogati a favore del centro di accoglienza per migranti Sant'Anna di Isola di Capo Rizzuto, dai vertici della stessa Misericordia. Vertici che, approfittando delle ingenti risorse finanziarie provenienti dai contratti di appalto stipulati nel tempo con gli enti pubblici, si sarebbero appropriati di denaro e avrebbero finanziato, attraverso un articolato sistema di fatture false emesse dalle compiacenti società di catering subappaltatrici del servizio di ristorazione, le locali cosche di 'ndrangheta. Nello specifico, con il provvedimento è stato disposto il sequestro di abitazioni, magazzini, terreni agricoli e disponibilità finanziarie per un valore, appunto, di oltre 2,5 milioni di euro a tutela del credito erariale accertato dalla Corte dei conti che ammonta a 34,9 milioni, ritenendo sussistenti le responsabilità dei vertici della Misericordia per la gestione illecita del centro di accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto e gli episodi di truffa e malversazione a danno dello Stato. Con la stessa sentenza dell'aprile scorso, la Corte dei conti ha condannato, in via sussidiaria, anche la Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia al pagamento della somma di 10,3 milioni di euro e gli ex presidenti della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. A loro la Procura della Corte dei conti ha contestato "di avere omesso ogni controllo sull'utilizzo delle risorse e dei servizi resi da parte del subappaltatore Fraternita di Misericordia di Isola Capo Rizzuto".

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