
Una situazione ormai insostenibile quella che sta vivendo la comunità di Nicotera, dove alla cronica crisi economica e occupazionale si aggiunge una vera e propria emergenza idrica e sanitaria. A denunciarlo, in una lettera indirizzata al Prefetto di Vibo Valentia, è il movimento “Opposizione Civica” attraverso il suo portavoce, Enzo Comerci, che richiama l’attenzione delle istituzioni su un quadro che definisce drammatico.
«La gente è disperata – scrive Comerci – non solo per la grave crisi economica e il problema mare, ma soprattutto per le problematiche relative alla carenza, distribuzione e qualità dell’acqua potabile».
Il documento elenca una lunga serie di criticità che coinvolgono tutto il territorio comunale: da oltre un anno e mezzo, nelle frazioni di Comerconi e Preitoni, è vietato l’uso dell’acqua a fini alimentari a causa della presenza di Coliformi ed Escherichia Coli. Nei giorni scorsi, anche l’acqua proveniente dal serbatoio “Madonna della Scala”, che rifornisce Nicotera Centro, è risultata inquinata da batteri come Coliformi, Escherichia coli ed Enterococchi oltre i limiti di legge, rendendola inutilizzabile non solo per bere, ma persino per l’igiene personale.
Ma i problemi non finiscono qui. In tutti i centri urbani del Comune, l’acqua viene interrotta ogni sera, in alcuni casi già dalle 22:00, e spesso anche durante il giorno. Quando riappare, l’acqua è torbida e inutilizzabile.
«In queste condizioni è diventato persino difficile fare una doccia dopo una giornata di lavoro con temperature elevate. Chi non ha la possibilità economica di acquistare acqua in bottiglia è costretto a sopportare disagi gravi e lesivi della dignità», denuncia ancora Comerci.
L’assenza di informazioni chiare da parte dell’amministrazione comunale alimenta ulteriore preoccupazione. Secondo “Opposizione Civica”, gli amministratori affrontano l’emergenza con leggerezza e approssimazione, lasciando i cittadini senza risposte e in balia degli eventi.
«La comunità è in ginocchio – conclude Comerci – e chiede con forza l’intervento del Prefetto affinché, attraverso il suo autorevole ufficio, venga garantita la salute pubblica e il diritto all’acqua potabile».
L’appello al Prefetto si fa dunque pressante: la popolazione, e in particolare le fasce più fragili come bambini e anziani, è a rischio, e si invoca un intervento deciso per porre fine a una crisi che mina la vivibilità e la sicurezza della comunità nicoterese.
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