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Legambiente e la biodiversità, la denuncia da Sellia Marina. «Ogni estate un’occasione persa»

La pulizia meccanizzata dell’arenile ha cancellato per molti metri la vegetazione dunale e la flora causando un danno grave all’intero ecosistema

Tra dune spianate e tartarughe a rischio, Legambiente richiama le amministrazioni comunali per non compromettere il futuro dei territori. La Calabria vanta una biodiversità straordinaria, ma ogni stagione estiva rischia di diventare un’occasione persa.
Tra le direttive europee e la realtà dei mezzi meccanici che spianano le spiagge, si gioca una partita cruciale per il futuro della regione. Lo ricorda Legambiente Calabria, che stigmatizza quanto accaduto a Sellia Marina, dove la pulizia meccanizzata dell’arenile, all’altezza del tratto tra il lido Asso di Fiori e il Blu Caffè, ha cancellato per molti metri la vegetazione dunale e la flora psammofila, causando un danno grave all’intero ecosistema.
Un danno che pesa ancora di più in un contesto in cui la sostenibilità è diventata fattore chiave per i viaggiatori e in cui la biodiversità, tra montagne e coste, rappresenta un valore aggiunto per il turismo calabrese.
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