Restrizioni e divieti nei confronti di 3 soggetti di etnia rom appartenenti al clan degli zingari di Catanzaro
L’attenzione della Divisione Polizia Anticrimine nei giorni scorsi si è concentrata su alcuni quartieri di Catanzaro, notoriamente abitati e frequentati da soggetti di etnia rom, con l’obiettivo di frenarne le condotte illecite registrate nel tempo. E' emersa la pericolosità sociale di tre uomini residenti a Catanzaro - rispettivamente di 32, 23 e 21 anni - appartenenti al c.d. clan degli zingari e gravati da numerosi precedenti di polizia. Il primo era stato in più occasioni denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato, associazione a delinquere, danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali; inoltre, è stato di recente condannato con sentenza definitiva per il reato di invasione di terreni e deturpamento di cose altrui. Il 23enne si era reso responsabile, tra il 2022 e il 2024, dei reati di porto di armi o oggetti atti ad offendere e di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio; comportamento, quest’ultimo, per cui è stato anche condannato con sentenza passata in giudicato. L’altro soggetto, nonostante la giovane età, ha dimostrato una spiccata tendenza a delinquere, ponendo in essere vari comportamenti illeciti più volte denunciati sia da personale della Polizia di Stato che dell’Arma dei Carabinieri. Era infatti gravato da precedenti di polizia per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, lesioni personali e conduzione di veicoli senza il necessario titolo abilitativo. Per la pericolosità sociale dimostrata, l’Autorità di Pubblica Sicurezza ha emesso nei loro confronti un provvedimento di avviso orale aggravato, imponendogli specifiche restrizioni e particolari divieti in ordine al possesso e all’utilizzo di apparati di comunicazione, di mezzi di trasporto modificati, di prodotti pirotecnici e armi anche a scarsa capacità offensiva, di programmi e strumenti informatici.