Un danno ingente al sistema sanitario e, soprattutto, ai pazienti oncologici: è questo il bilancio dei furti di farmaci avvenuti presso la sede dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cirò Marina, per un valore complessivo di oltre 700mila euro. Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, con il supporto dei colleghi delle Compagnie di Napoli Stella, Napoli Poggioreale e Torre del Greco, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 60enne napoletano, ritenuto gravemente indiziato del reato di furto aggravato e continuato in concorso.
Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Crotone su richiesta della Procura della Repubblica diretta dal dott. Domenico Guarascio, arriva al termine di un’intensa attività investigativa avviata subito dopo i due colpi messi a segno lo scorso 4-5 e 25 giugno. I militari, attraverso attività tecniche, l’analisi delle immagini di videosorveglianza e l’acquisizione di testimonianze, sono riusciti a ricostruire nel dettaglio le dinamiche dei furti e a risalire all’identità di uno dei presunti responsabili.
Determinante, in particolare, è stata l’individuazione di una delle autovetture utilizzate per compiere i furti: il veicolo era stato noleggiato proprio dall’indagato, che è stato successivamente identificato grazie all’analisi dei filmati acquisiti, in stretta collaborazione con i Carabinieri della Stazione di Volla (NA).
Nel contesto dell’operazione, sono state inoltre eseguite due perquisizioni domiciliari e informatiche a carico di altri due soggetti, considerati di interesse investigativo. Le indagini, attualmente nella fase preliminare, proseguono per identificare eventuali ulteriori complici coinvolti nel traffico illecito di farmaci salvavita.
Il 60enne, arrestato oggi nel Napoletano, dovrà ora affrontare l’interrogatorio di garanzia, durante il quale potrà fornire la propria versione dei fatti. La sua colpevolezza, come previsto dall’ordinamento, dovrà essere accertata nell’ambito del processo, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza.
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