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Vibo, i “no” degli infermieri all’Asp: 5.000 euro per 3 mesi sono pochi

A Reggio e Catanzaro proposte (a 6 mesi) più appetibili. Nel privato cifre ancora più alte. I sindacati: a Vibo mancano 106 figure professionali che sulla carta risultano in esubero

Il contratto trimestrale non prorogabile, con una retribuzione mensile di 1.700 euro, sta risultando poco appetibile; gli infermieri preferiscono lavorare nelle Aziende sanitarie di altre province o nelle strutture private. Anche perché – a differenza degli operatori socio-sanitari, che hanno prontamente accettato il medesimo contratto – gli infermieri sono molto richiesti ovunque, quindi hanno ampia possibilità di scelta. È questo il motivo per il quale si sta assistendo ad un rifiuto massiccio da parte degli infermieri che l’Asp di Vibo sta contattando per proporre la predetta tipologia di contratto, finalizzato a tamponare l’emergenza estiva negli ospedali, soprattutto nei Pronto soccorso.
A spiegare la situazione sono state proprio alcune precarie che non hanno accettato l’incarico: «Ho preferito accettare un contratto semestrale per lavorare in un ospedale del Reggino – ha affermato una giovane infermiera, neo laureata, dell’entroterra Vibonese – tre mesi senza possibilità di proroga sono troppo pochi».
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