
Si fronteggiano a distanza Consiglio dell’ordine degli avvocati (Coa) e Provincia. Al centro del braccio di ferro l’organizzazione del settore a Palazzo di Vetro e quindi la posizione dei legali dell’ente intermedio, che il Coa intende cancellare dall’elenco speciale dell’Albo professionale riservato, appunto, agli avvocati presso enti pubblici. Le motivazioni alla base di un procedimento così pesante sono il cuore di uno scontro che a giorni arriverà a un primo faccia a faccia.
I rilievi
Il 26 giugno scorso il Consiglio dell’Ordine distrettuale ha comunicato l’avvio del procedimento di cancellazione agli avvocati Bruno Talarico (difeso dall’avvocato Francesco Pullano), Pietro Oliverio e Assunta Persico, informandone anche il presidente dell’amministrazione provinciale Amedeo Mormile. Nel documento firmato dalla presidente del Coa Vincenza Matacera si spiega l’origine del procedimento, innescato dagli esposti del 30 luglio e dell’8 ottobre 2024 presentati dall’avvocata Roberta Chiarella (già legale di Palazzo di Vetro) nei confronti del collega Talarico. Per il Coa, che ha anche chiesto e ricevuto un parere pro veritate dall’avvocato Francesco Izzo, dall’analisi preliminare della documentazione «sono emersi plurimi profili di criticità che configurano l’inesistenza del Servizio autonomo avvocatura della Provincia» con la conseguente «perdita dei requisiti dell’avv. Bruno Talarico per il mantenimento» nell’elenco speciale.
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