Rispetto alla classifica 2024, non è cambiato molto in un anno per l’Umg di Catanzaro. E se a determinare i risultati dell’ateneo in comunicazione, servizi, internazionalizzazione, strutture e occupabilità – gli ambiti su cui si è concentrato lo studio Censis – sono le scelte che l’Università compie in autonomia, è innegabile che ci siano delle esternalità negative che sono venute a complicare un quadro compromesso. Il riferimento è ai tagli al Fondo di finanziamento ordinario che il Mur ha deciso per il 2024 e per il 2025. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale