Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Operazione “Cimitero degli orrori”, a Tropea era «un sistema rodato»

Depositate le motivazioni della sentenza che ha portato alla condanna dell’ex custode Francesco Trecate e del figlio Salvatore che hanno già presentato ricorso in Appello

Il Tribunale monocratico di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Claudia Caputo, ha depositato le motivazioni della sentenza relativa al caso noto come “Cimitero degli orrori”, per il quale il Comune di Tropea si è costituito parte civile (avv. Accorinti). In aprile erano stati condannati l’ex custode Francesco Trecate (5 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici) e il figlio Salvatore (3 anni e 6 mesi nonché interdizione per 5 anni dai pubblici uffici), per i quali il legale (avv. Di Renzo) ha già depositato il ricorso in Appello. Stante alla sentenza, nelle reiterate condotte di estumulazione praticate, che si protraevano quantomeno dal 2019, sussistono tutti i requisiti costitutivi del reato di violazione di sepolcro.
L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

 

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia