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La morte di Emanuele e Giorgia a Catanzaro, ma al Lido i fuochi non si fermano. Talerico: "Scelta indecente". Fiorita "Il consigliere specula sul dolore"

Nel giorno in cui Catanzaro è stata colpita da una tragedia insopportabile, con la morte di Emanuele Scafidi, 35 anni, e della sua bambina Giorgia, di appena 7 anni, travolti e uccisi su viale Emilia, "l’Amministrazione comunale ha scelto di non fermarsi. Ha scelto di accendere i fuochi d’artificio della festa del quartiere Lido, come se nulla fosse successo".

A sottolineare l'accaduto è il consigliere regionale Antonello Talerico, che attraverso una nota entra nel merito della una questione.

"La giustificazione fornita dal sindaco Nicola Fiorita è semplicemente inaccettabile e offensiva", sostiene Talerico. "Si parla di 'procedure già avviate', come se i fuochi fossero un ordigno programmato e non un evento organizzato da persone, con responsabilità precise, che poteva e doveva essere fermato con un solo atto di volontà politica".

Invece, continua il consigliere, "Il sindaco ha preferito assecondare chi voleva comunque la festa, chi pretendeva che tutto andasse avanti, chi riteneva che il divertimento valesse più del lutto. Oppure – e sarebbe anche peggio – è rimasto semplicemente indifferente".

In entrambi i casi, conclude la nota, "E' mancata la dignità. Non è mancato il tempo per fermare tutto. È mancato il coraggio. Non è mancata la possibilità. È mancata la volontà. E questa è una colpa grave. Una ferita profonda, inferta non solo alla memoria di Emanuele e Giorgia, ma a tutta Catanzaro".

La replica del sindaco Fiorita

"Ci sono regole di convivenza civile, ancor prima che politica, che non possono e non debbono essere violate. A maggior ragione se il tema è tragico, come la morte per incidente stradale di un giovane padre e della sua figlioletta.
Eppure c’è chi, meschinamente, non si fa scrupolo di violarle, dimostrando che c’è addirittura qualcosa di peggio del dolore: la speculazione sul dolore. C’è qualcosa di più indecente dei fuochi in una notte sbagliata: ed è chi soffia sul lutto altrui per accendere i propri riflettori.
Il consigliere regionale Antonello Talerico, tra una conferenza stampa e un’uscita indignata, ha scelto di strumentalizzare una tragedia, utilizzando toni che nulla hanno a che vedere con il rispetto e la verità. Anziché informarsi, ha preferito il solito teatrino del 'sono l’unico che prova umanità', mentre offende chi lavora in silenzio, con senso della misura e coscienza istituzionale.
Facciamo chiarezza, visto che lui non l’ha fatto: l’Amministrazione comunale ha immediatamente attivato ogni canale possibile per fermare lo spettacolo pirotecnico a conclusione della festa patronale del quartiere Lido; ha contattato il Comitato promotore della festa e anche il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso; ha suggerito la sospensione, ricevendo un rifiuto motivato da rigorosi vincoli tecnici e impegni contrattuali, ormai non più revocabili.
È il paradosso della realtà: chi non aveva né il potere né la titolarità dell’evento, perché la festa di Lido è festa della parrocchia, ha cercato di evitare almeno lo spettacolo pirotecnico dopo il tragico evento. Chi oggi lancia accuse, non ha mosso un dito e si presenta il giorno dopo a distribuire vergogne.
Non una parola per Emanuele e Giorgia, solo un attacco politico imbarazzante e vergognoso. Non un gesto di sobrietà, solo una campagna costruita sul dolore di una famiglia e di una intera città".

Proclamato per domani il lutto cittadino

Il sindaco, Nicola Fiorita, ha proclamato il lutto cittadino per domani, martedì 29 luglio 2025, giorno in cui verranno celebrati, nella basilica dell’Immacolata, i funerali di Emanuele Scafidi e della figlioletta Giorgia, deceduti nel tragico incidente stradale di domenica scorsa. Il lutto cittadino è proclamato dalle ore 16.30 e fino al termine delle esequie. Il sindaco e l’Amministrazione comunale invitano la cittadinanza tutta a stringersi intorno ai familiari nel momento di incommensurabile dolore.

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