
Era appena rientrata con i genitori dalla Svizzera per trascorrere le vacanze estive ad Amaroni, in provincia di Catanzaro, la piccola Carlotta La Croce, 12 anni. Ma quello che doveva essere un periodo di spensieratezza si è trasformato in una tragedia senza ritorno. I suoi genitori, Orlando La Croce e Anna Esposito, hanno sporto formale denuncia-querela per omicidio colposo contro ignoti, chiedendo che sia fatta piena luce su quanto accaduto la notte del 26 luglio 2025.
I primi sintomi: segnali sottovalutati
Carlotta, secondo quanto contenuto della denuncia, aveva manifestato nei giorni precedenti alcuni malesseri: dolori al collo, un momentaneo calo della vista, e una generale spossatezza. Sintomi che i genitori, come spesso accade, avevano attribuito al caldo e allo stress da viaggio. Tuttavia, la sera del 26 luglio, il quadro clinico è precipitato.
Il malore improvviso alle giostre
Intorno alle 22, mentre si trovava alle giostre con gli zii, Carlotta ha accusato un dolore dorsale acuto e difficoltà respiratorie. Subito dopo ha perso la sensibilità alle gambe e ha mostrato segni di incontinenza. Riaccompagnata a casa in braccio, è stata portata con urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Soverato.
I primi accertamenti e la TAC negativa
Nonostante la gravità della situazione, la piccola, sempre secondo l'esposto dei genitori, è stata gestita con lentezza e ritardi. Dopo una visita iniziale, è stata sottoposta a una TAC che non ha rilevato anomalie. I sanitari hanno poi consigliato un trasferimento all’ospedale di Catanzaro, dotato di una risonanza magnetica, strumento necessario per approfondire il caso.
Il nodo dell’ambulanza: due ore di attesa fatali
Ed è qui che, secondo i genitori, si consuma la parte più grave della vicenda: la lunga e inspiegabile attesa per un’ambulanza. Nonostante la presenza di un mezzo del 118 diretto a Catanzaro, che si era detto disponibile al trasporto, il trasferimento è stato bloccato da cavilli burocratici. L’ambulanza giunta da Maida è arrivata solo due ore dopo. Un ritardo che, secondo i genitori, potrebbe aver avuto conseguenze letali.
La corsa disperata e il tragico epilogo
Giunta all’Ospedale “Pugliese” di Catanzaro, Carlotta è stata visitata dal neurologo e trasferita in Pediatria. Durante il tragitto, ha cominciato ad avere difficoltà respiratorie, fino a perdere conoscenza. Poco dopo l’ingresso nel reparto, nonostante i tentativi di soccorso, la bambina è deceduta.
Le domande dei genitori: si poteva salvare?
Nel loro esposto, i genitori chiedono se un intervento più tempestivo avrebbe potuto salvare la vita della loro figlia. Perché non è stata accettata l’offerta di trasporto dell’ambulanza del 118 già presente? Perché due ore di attesa per un mezzo in arrivo da Maida? E, soprattutto, c'è stata una sottovalutazione del quadro clinico da parte del personale sanitario di Soverato?
L’autopsia e le indagini in corso
I medici dell’Ospedale di Catanzaro, secondo i genitori della bambina, hanno richiesto l’autopsia per chiarire le cause esatte della morte. I genitori, nel frattempo, si sono affidati all’avvocato Arturo Bova per seguire le indagini, riservandosi di costituirsi parte civile nel caso vengano accertate responsabilità mediche.
Un appello per la verità
«Non vogliamo vendetta – affermano i genitori – ma solo giustizia e verità per nostra figlia». Un grido di dolore, il loro, ma anche un monito: affinché situazioni del genere non si ripetano e affinché nessun altro genitore debba piangere un figlio a causa di ritardi o disorganizzazione del sistema sanitario.
L'Asp di Catanzaro avvia un'indagine interna
L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha avviato un audit interno per verificare la correttezza delle procedure di soccorso e di trasferimento dall’ospedale di Soverato all’Azienda ospedaliera Dulbecco di Catanzaro della bambina di 12 anni, Carlotta La Croce, deceduta lo scorso 26 luglio a causa di un malore. Sul caso la Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo d’indagine per accertare eventuali responsabilità mediche, dopo la denuncia presentata dai familiari. Domani sarà eseguita l'autopsia sul corpo della bambina. Il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, Antonio Battistini, ha nominato una apposita commissione composta dal professor Mancuso, dal professor Di Mizio e dalla dottoressa Monardo, coordinata dal direttore sanitario. I lavori della commissione avranno inizio domani mattina e le risultanze dovranno essere notificate non appena concluse le verifiche. L’Azienda fa anche sapere che «la piccola era giunta alle 23.47 in pronto soccorso a Soverato per un dolore dorsale e perdita di sensibilità alle gambe. È stata sottoposta a esami ematologici e ad una Tac della colonna vertebrale con esito negativo. Durante la permanenza negli ospedali - tanto a Soverato quanto a Catanzaro - la piccola è sempre rimasta cosciente e vigile, senza febbre e con parametri vitali nella norma». Secondo quanto denunciato dai genitori, l’ambulanza per il trasferimento della bambina da Soverato a Catanzaro avrebbe impiegato circa due ore a raggiungere il presidio sanitario di Soverato.
Domani la fiaccolata. Sospesi i fuochi e il concerto per la festa patronale
La comunità di Amaroni guidata dal Parroco don Roberto Corapi, rimasta nel silenzio per la morte della piccola Carlotta , organizza un momento di preghiera con una fiaccolata che parte davanti la chiesa parrocchiale alle ore 21.30 di domani, con arrivo a Casa Maria, struttura parrocchiale dove verrà recitato il santo Rosario. Don Roberto Corapi insieme al Comitato festa, al Sindaco Gino Ruggiero e associazioni tutti subito hanno annullato il ricco cartellone delle feste estive e anche la festa civile della patrona Santa Barbara che si svolge in questi giorni.
"Faremo solo la festa religiosa perché tutto - ha affermato don Corapi - deve trasformarsi in preghiera. Intensifichiamo di più il momenti di preghiera per la famiglia della piccola Carlotta. Dobbiamo dare un segno - ha affermato don Roberto - non può passare così una morte di una bimba di 12 anni. Educhiamo le coscienze al rispetto e alla dignità. Questo della fiaccolata sarà un momento di forte preghiera per tutta la comunità amaronese, per Carlotta e per la famiglia. Solo così possiamo rimanere uniti alla famiglia: con la preghiera. La piccola Carlotta , rimarrà per noi l’angelo della speranza e per tutti i nostri bambini un farò di luce e di amore e anche di protezione".
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