
I Carabinieri della Stazione di Santa Severina hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione con le persone offese, emessa dal Gip su richiesta della Procura di Crotone, nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile di gravi episodi di violenza domestica. La misura impone il mantenimento di una distanza minima di cinquecento metri dalle vittime e dai luoghi da esse frequentati.
Il provvedimento trae origine da un episodio avvenuto lo scorso maggio a San Mauro Marchesato, quando i militari erano intervenuti a seguito di una violenta lite familiare. In quell’occasione, due persone avevano riportato lesioni da arma da taglio alle braccia e all’addome e, dopo essere state soccorse, erano state giudicate guaribili in sette giorni. L’arma utilizzata era stata immediatamente posta sotto sequestro.
Le indagini hanno consentito di ricostruire un quadro più ampio e preoccupante: la sorella dell’aggressore ha riferito di essere vittima, da tempo, di reiterate violenze fisiche e psicologiche che le avevano causato un costante stato di ansia e paura. Tali elementi hanno portato all’attivazione della procedura prevista dal “Codice Rosso” e all’inoltro degli atti all’Autorità Giudiziaria, che ha disposto l’applicazione della misura cautelare.
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