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Crotone, definitive condanne e confische: il processo “Stige” è ormai storia

La Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi straordinari presentati per errori materiali. Tra le pene confermate ci sono quelle per l’ex sindaco di Cirò Marina e per il boss di Strongoli

Esterno del Palazzo di Giustizia, sede della Corte suprema di cassazione, durante la cerimonia per l'apertura dell'anno giudiziario 2021, Roma 29 gennaio 2021. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Nulla di fatto. Restano confermate le condanne e le confische di beni rese definitive il 5 giugno 2024 dalla Cassazione nell'ambito del processo "Stige" contro la cosca Farao-Marincola di Cirò. La Suprema Corte, nel giudizio di terzo grado-bis di rito abbreviato, ha dichiarato inammissibili i ricorsi straordinari per errore materiale che 12 persone, 7 imputati e 5 terzi interessati, avevano presentato contro la sentenza degli ermellini che ha ribadito la pronuncia della Corte d'appello di Catanzaro del 24 settembre 2021.
Le pene confermate: per l'ex sindaco di Cirò Marina Roberto Siciliani 8 anni di carcere; il boss di Strongoli Salvatore Giglio 18 anni e 8 mesi; Mario Lavorato, 8 anni e 8 mesi; Basilio Paletta, 10 anni e 10 mesi; Domenico Rocca, 8 anni; Roberta Carmela Putrino, 15 anni 4 mesi; e Vincenzo Santoro, 16 anni, 11 mesi e 10 giorni. Ribadite anche le confische dei beni per i terzi interessati: Erminia Castellano, Giovanna Foderaro, Giuseppe Castellano, Pasqualina Lascenzione e Filomena Coco.
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