
La valutazione è netta e sicuramente farà discutere: «Non sono stati rilevati (nel sangue di mamme, neonati e bimbi esaminati), concentrazioni allarmanti al di sopra dei valori soglia» «di inquinanti ambientali organici e inorganici» che «possano rappresentare un rischio per la salute».
Si può sintetizzare così l'esito dello studio eseguito col progetto Cisas (Centro internazionale di studi avanzati su ambiente, ecosistema e salute umana) su 188 coppie di madre-bambino del Crotonese a partire dalla 32esima settimana di gestazione delle mamme nel periodo compreso tra l'1 gennaio 2018 e il 31 gennaio 2020. I dati epidemiologici erano stati richiesti lo scorso giugno da Emilio Errigo, commissario straordinario del Sin di Crotone, per capire la portata dell'incidenza sui cittadini delle emissioni provenienti dall'ex area industriale contaminata che Eni Rewind ha iniziato a bonificare circa due mesi fa.
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