«C’è grande confusione perché molti studenti e molte associazioni si sono lamentate perché è come se fosse stata l’Amc che ha integrato e applicato queste nuove tariffe. L’Amc è un mero attuatore». Sono le parole del direttore generale di Amc, Luca Brancaccio, che respinge le accuse mosse nei confronti dell’azienda nate a seguito del provvedimento emanato dalla Regione Calabria sull’aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale. Una decisione che ha sollevato numerose critiche da parte dei pendolari calabresi che hanno visto l’incremento sproporzionato dei prezzi dei biglietti e degli abbonamenti. Circostanza che ha indotto l’assessore regionale con delega al Trasporto pubblico locale, Gianluca Gallo, a proporre una sospensione temporanea dell’applicazione degli aumenti tariffari a partire dal 1 settembre. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale