I prossimi mesi autunnali potrebbero essere decisivi per le sorti del quartiere Sala. Qui è infatti previsto il principale nodo intermodale del capoluogo di regione. Ma non sarà soltanto l’avvio (col nuovo anno?) della metropolitana di superficie che la zona diventerà strategica e assurgerà a un ruolo centrale per la mobilità cittadina. In ballo ci sono in effetti anche altri aspetti che viaggiano al momento sottotraccia e sui quali l’amministrazione comunale sta provando a giocare alcune carte. L’obiettivo è quello di utilizzare come “trampolino di lancio” lo snodo infrastrutturale costituito da metropolitana, autostazione bus, funicolare e viadotto stradale da via Lucrezia della Valle per provare, da un lato, a riaccendere il quartiere. Ma, dall’altro, c’è l’intenzione di studiare un’operazione nell’ottica di sistema-città, che consenta di valorizzare la presenza della linea metropolitana per Germaneto, quindi con il policlinico, con l’Università e con la Cittadella regionale (oltre che con la variante alla nuova 106 e la stazione di Rfi). Poter contare su collegamenti veloci crea in effetti opportunità per i territori interessati, ancor più quando ci si muove nell’ambito di una stessa città. E l’area di Sala sembra prestarsi a questa prospettiva. Lo scambio intermodale consentirà di arginare l’afflusso di auto e furgoni nel centro storico. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale