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A Catanzaro il caldo soffoca anche la speranza, dietro le sbarre del carcere Caridi

La visita nel penitenziario organizzata dalla Camera penale con le istituzioni locali Criticità nell’ala di massima sicurezza acuite dalle temperature elevate di queste settimane

Poco meno della metà dei detenuti nel carcere Ugo Caridi di Catanzaro non ha ancora una condanna definitiva. Un numero che sfiora i trecento e che rende l'urgenza di un intervento nel sistema carcerario italiano. Anche di questo si è discusso ieri mattina quando le porte del penitenziario catanzarese si sono aperte per la visita di una delegazione di avvocati della Camera penale, guidata dal presidente Francesco Iacopino. I penalisti hanno voluto al loro fianco i rappresentanti delle istituzioni locali il presidente uscente del consiglio regionale Filippo Mancuso, il presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco e poi ancora il garante per i diritti dei detenuti Luciano Giacobbe, Valerio Murgano componente della Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane, e Pantaleone Pallone, presidente dell’Unione giuristi cattolici.
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