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Catanzaro, il secondo Pronto soccorso della “Dulbecco” di nuovo al centro delle polemiche

Il progetto da 23 milioni circa è fermo in Regione da quasi due anni e attende la firma dell’Apq col Ministero Intanto l’Azienda ne ha presentato un altro, da 700 mila euro, per rimodulare quello del presidio “Pugliese”

Sembra un gioco in cui alternare gli argomenti per far partire le polemiche che in questo momento si intrecciano con la campagna elettorale per le Regionali. La base comunque è seria, perché a innescare il domino c’è sempre un problema di fondo, indipendentemente dal fatto che poi venga ingigantito oppure no. Quindi da Ferragosto la creazione del secondo Pronto soccorso nella “Dulbecco” ha preso lo spazio occupato, fino a qualche settimana fa, dalla realizzazione del nuovo ospedale.
La questione non è nuova nemmeno in questo caso, visto che la creazione di un Pronto soccorso di secondo livello nel presidio ospedaliero del policlinico è prevista dal protocollo d’intesa che ha sancito l’istituzione dell’Azienda unica “Dulbecco” con l’integrazione fra il “Pugliese-Ciaccio” e la “Mater Domini”. E il progetto di realizzarlo è concretamente sulla carta da tempo: la nuova Azienda è realtà da poco più di due anni e il documento di fattibilità tecnico-economica del reparto è stato consegnato alla Regione negli ultimi mesi del 2023, dunque non da ieri. Ed è anche stato inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche della “Dulbecco”.
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