
Un bambino, di poco più di due anni di età, è stato trasferito nella mattinata di ieri da Lamezia all’ospedale “Bambin Gesù” di Roma per proseguire le cure, grazie a una missione preparata nei giorni scorsi in collaborazione tra il Suem 118, l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e l’ospedale pediatrico romano.
Il bambino, come rende noto l’Asp, è affetto da una patologia complessa per grave prematurità natale e presenta, tra le altre condizioni patologiche, un’insufficienza renale per la quale si è reso necessario il ricovero presso una struttura pediatrica ad alta specializzazione. Fino al momento del trasferimento, il piccolo è stato seguito dalla Unità operativa di Pediatria dell’ospedale "Giovanni Paolo II".
«La situazione clinica del piccolo - spiegano dall’Asp - richiede l’infusione continua di liquidi e monitoraggio dei valori del sangue; di fronte a questo quadro, dopo una riunione del giorno 14 agosto tra Asp di Catanzaro, Suem 118 della Regione Calabria e “Bambin Gesù”, si è concordato un trasporto sanitario con elicottero, che ha garantito rapidità e possibilità di monitorare costantemente i parametri del piccolo”.
Nella riunione si era anche ipotizzato un piano alternativo nel caso in cui le condizioni meteo non avessero consentito il volo; grazie al clima favorevole, il trasporto è avvenuto regolarmente ieri mattina.
La missione è iniziata alle 8.30 ed il bambino è partito alle 9.30 alla volta di Roma, dove alle 12 è stato preso in carico dall’equipe del Bambin Gesù.
L’elitrasporto si è svolto senza problemi e l’elicottero “Pegaso 51” con l’equipe del 118 ha poi fatto rientro a Catanzaro, disponibile per altre emergenze. I medici dell’ospedale romano “Bambin Gesù” hanno informato la Pediatria di Lamezia Terme di aver «già esperito le prime valutazioni sul piccolo malato».
«Si conclude dunque positivamente un lavoro in team - hanno sottolineato i vertici dell’Asp - che ha visto impegnato personale di tre strutture sanitarie per quattro giorni, nell’ambito di sinergie che devono strutturarsi in modo sempre più solido e fluido a vantaggio dei pazienti».
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