Catanzaro, Crotone, Vibo

Giovedì 21 Agosto 2025

È morto Filippo Verterame, il 22enne accoltellato a Isola Capo Rizzuto: disposta la donazione degli organi

Dopo due giorni di agonia, Filippo Verterame, 22 anni, è morto nel pomeriggio al Policlinico “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. Il giovane, ferito martedì mattina nella violenta rissa esplosa nella località balneare di Le Cannella, non è riuscito a superare le conseguenze della coltellata che lo aveva raggiunto alla gola. Trasportato prima all’ospedale di Crotone per un primo intervento e poi trasferito in elisoccorso a Catanzaro per una seconda delicata operazione, Filippo aveva perso moltissimo sangue e le sue condizioni erano apparse da subito disperate. I medici hanno fatto di tutto per salvarlo, ma il suo cuore si è arreso. A dare voce al dolore dell’intera città e della famiglia è stato il sindaco Maria Grazia Vittimberga, che in una nota commossa ha voluto rendere omaggio al giovane: “Ho appreso poco fa che il nostro giovane compaesano Filippo purtroppo ci ha lasciati. Come già ribadito – continua la sindaca - la violenza non deve essere mai la soluzione e va sempre condannata, ed è nostro dovere impegnarci a cercare ogni giorno ed in ogni questione la soluzione attraverso il dialogo e il rispetto dell’altro. Oggi è il giorno del dolore, il giorno in cui tutto si ferma per rendere omaggio ad un giovane, per un sincero e commosso abbraccio di tutta l’amministrazione, di tutta la comunità alla famiglia di Filippo. Ma da questo dolore – conclude la nota - è nato un gesto di immenso amore: i suoi genitori hanno scelto di donare i suoi organi affinché altre vite possano continuare. Un atto di speranza, di luce nel buio. Perché dove la violenza ha tolto, loro hanno deciso di restituire. Perché, nonostante tutto, hanno creduto nel perdono e nella vita”.

In mattinata era arrivato l'appello della mamma Angela Giaquinta

La donna, attraverso un messaggio social, ha chiesto a tutti un momento di silenzio, rispetto e preghiera per il figlio, che lotta tra la vita e la morte dopo essere stato colpito da una coltellata alla gola. «Filippo – scrive la madre – ha appena 22 anni, ma possiede una maturità, una dedizione e un amore per la nostra terra che si potrebbero attribuire a chi ha vissuto molto più a lungo. Dopo gli studi si è impegnato con passione per valorizzare il territorio attraverso il turismo e l’accoglienza. Da tre anni gestisce una struttura ricettiva a Le Cannella e, con l’associazione Asylos e tanti amici, ha realizzato il primo lido inclusivo: un progetto di cui era profondamente orgoglioso». Parole cariche di commozione e scritte in un momento non facile e che diventano anche una risposta alle polemiche e alle insinuazioni apparse sui social nelle ore successive alla rissa. «I commenti superficiali sui social – sottolinea la mamma – hanno aggiunto rabbia all’immenso dolore. Come si può descrivere senza conoscerlo un ragazzo perbene come un teppistello dedito a risse e violenza? Nessuno deve più permettersi». La madre rivendica con forza l’onestà e l’impegno del figlio e invita chi lo conososce a fare lo stesso: «Non permettete che il suo nome venga infangato associandolo a chi lo ha aggredito, a chi ostenta illegalità alla luce del sole. Filippo si è sempre impegnato onestamente, "infastidendo" forse chi sfrutta abusivamente la nostra terra senza rispetto. Lui è colpevole solo di lavorare con sincerità e amore». Infine, l’appello più sentito: «Chiediamo rispetto per la nostra famiglia e soprattutto per Filippo in questo momento difficile. Vi preghiamo di pregare per lui, di evitare diffamazioni o insinuazioni, e di lasciare che la giustizia faccia il suo corso. Chi vuole può aiutarci con la preghiera e diffondendo questo appello affinché la verità, la dignità e l’onestà di Filippo siano rispettate».

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