Rischiano di allungarsi i tempi indicati nel cronoprogramma degli interventi del Piano operativo di bonifica Fase 2 in corso nell'ex area industriale di Crotone. Il motivo? La «ventosità del sito che potrebbe determinare ripetuti fermi del cantiere». È quanto paventa Eni Rewind, titolare dei siti contaminati del Sin di Crotone. Che in un documento del 31 luglio si dice pronta di effettuare un «approfondimento» sugli scavi avviati il 16 giugno per rimuovere i rifiuti dalle zone inquinate e che - da cronoprogramma - dovrebbero durare sette anni. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale