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Mancano i posti e si muore in barella, così la sanità continua ad arrancare a Vibo Valentia

Una 95enne deceduta ieri nell’Obi in attesa di essere trasferita da lunedì in reparto: un caso non di mancata assistenza ma che rivela ancora una volta le falle dello Jazzolino dove scarseggiano gli spazi e i medici

Sono l’Osservazione breve intensiva (Obi) e la Medicina d’urgenza a dover dare sfogo al Pronto soccorso dello Jazzolino, accogliendo i pazienti in attesa di ricovero nei vari reparti, al collasso per mancanza di posti letto. Ed è proprio su un letto-barella dell’Obi che ieri mattina è deceduta una 95enne, arrivata in Pronto soccorso lunedì e da allora in attesa di ricovero.
La donna, in condizioni gravissime per la patologia tumorale da cui era affetta e per altre situazioni legate all’età avanzata, era stata sistemata nell’Obi temporaneamente, aspettando che si liberasse un posto letto nel reparto competente. Nell’Obi ha ricevuto scrupolose cure e assistenza da parte dei medici e del personale sanitario, ragion per cui il decesso non è legato ai problemi di ricovero (come spiegato dai medici, la situazione non ha ostacolato le terapie: il decesso sarebbe avvenuto anche in reparto). Ma ci si chiede se sia accettabile che un paziente gravemente sofferente debba attendere un posto letto per giorni.
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