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L’ombra delle minacce su Cessaniti: si torna in Aula, ma pesano i silenzi

Lettere anonime e intimidazioni ai preti: l’11 settembre l’udienza che vede al banco degli imputati l’ex sindaco. I parroci esprimono fiducia nella giustizia ma anche rammarico perché la Diocesi non si è costituita parte civile

L’11 settembre si terrà l’udienza che vede al banco degli imputati l’ex sindaco di Cessaniti, Francesco Mazzeo, relativamente al periodo “buio” che tenne in “ostaggio” il territorio. Nell’udienza di luglio il gup Rossella Maiorana, aveva rinviato, a causa di difetti di notifica nei confronti di alcune parti offese. E ora c’è un clima di attesa nei 28 cittadini coinvolti, che bramano giustizia. Davanti a speranze di chiarimenti e aspettative, molti continuano a dubitare che un’unica persona possa aver orchestrato tutto: la complessità del “disegno” li porta a ritenere che accanto a Mazzeo ci fossero più attori coinvolti, ma hanno dubbi sulla possibilità di ottenere risposte poiché il suo legale, l’avv. Antonio Fuscà, ha già annunciato di voler richiedere un processo con rito abbreviato, una strategia che non condizionerà all’acquisizione di nuovi elementi di prova, e in caso di condanna, offrirebbe allo stesso Mazzeo uno sconto di pena pari a un terzo.
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