Grave il bimbo di 3 anni ferito dal cedimento di una trave in un parco giochi di Vibo: la Procura apre un'inchiesta. Trasferito a Roma con un volo militare
Una giornata di festa si è trasformata in dramma a Vibo Valentia, dove nel pomeriggio di venerdì un bambino di tre anni è rimasto gravemente ferito all’interno del parco urbano inaugurato pochi mesi fa dopo lavori di riqualificazione. Secondo le prime ricostruzioni, il piccolo si trovava con il papà quando si è appoggiato a una trave del percorso a ostacoli: la struttura, crollata all’improvviso, lo ha colpito tra torace e addome lasciandolo a terra privo di respiro. Momenti di panico tra i presenti, alcuni dei quali hanno tentato subito di liberarlo e rianimarlo in attesa dei soccorsi. Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118 che ha trasportato d’urgenza il bambino all’ospedale di Vibo, dove i medici hanno riscontrato lesioni interne gravissime ed eseguito un delicato intervento per fermare un’emorragia al fegato. Nelle ore successive, vista la complessità del quadro clinico, è stato disposto il trasferimento al Bambin Gesù di Roma con un volo militare da Lamezia, raggiunto in ambulanza, e il piccolo è ora ricoverato in rianimazione in prognosi riservata, con i medici che non escludono ulteriori operazioni. Il Comune di Vibo ha immediatamente chiuso l’area verde per consentire le verifiche tecniche, la Polizia ha posto sotto sequestro le strutture e la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per accertare se la ditta incaricata abbia rispettato tutte le norme di sicurezza nell’installazione e se i collaudi siano stati eseguiti correttamente. È probabile che nelle prossime ore vengano ascoltati tecnici comunali e responsabili dell’impresa. Un dettaglio che aggrava la vicenda è la presenza di un cartello che segnalava come l’impianto fosse destinato a utenti maggiorenni con idonea preparazione fisica e sotto la supervisione di istruttori, ma non vi erano barriere né controlli a impedire l’accesso ai bambini, che hanno continuato a utilizzarlo come un normale parco giochi. L’incidente ha scosso profondamente la città e riacceso il dibattito sulla sicurezza degli spazi pubblici: molti cittadini hanno espresso indignazione chiedendo chiarezza sulle responsabilità. «Un bambino di appena tre anni - hanno commentato alcuni genitori - non dovrebbe mai rischiare la vita in un luogo che dovrebbe essere sicuro per le famiglie». Le prossime settimane saranno decisive per capire se si sia trattato di un errore di progettazione, manutenzione o gestione.