
Passa dal carcere agli arresti domiciliari Gianfranco Gallo, il 25enne di Crotone imputato a Catanzaro con altre sei persone di aver sequestrato e pestato a sangue un 23enne di Crotone nel rione Lampanaro il 28 novembre 2024. Lo ha stabilito la giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, Fabiana Giacchetti. Che, accogliendo l'istanza del difensore dell'imputato, l'avvocato Sergio Rotundo, ha disposto una misura cautelare meno afflittiva per l'accusato con l'applicazione del braccialetto elettronico.
Come ricostruito dalla Squadra mobile di Crotone che ha condotto le indagini sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro, la vittima sarebbe stata aggredita brutalmente, caricata di forza a bordo di un’auto, condotta nel cortile di un’abitazione a Lampanaro, percossa a calci e pugni durante un vano tentativo di fuga; e poi ancora, trasportata in un altro appartamento, pestata con un martello e minacciata con un coltello e un’ascia. Scene degne del film di Kubrick “Arancia meccanica” quelle descritte nelle carte dell'inchiesta che, il 17 febbraio di quest'anno, portò all'arresto dei cinque presunti componenti del “branco”: Luciano Gallo (50 anni), Fabrizio Gallo (52), Gregorio Laudari (27), Salvatore Laudari (28) e Francesco Pupa (29). Mentre finirono in manette in flagranza Francesco Gallo (36) e Gianfranco Gallo (25) in seguito ad un'irruzione degli agenti nella casa di quest'ultimo dopo essere stati avvisati dall’amico del ragazzo pestato. Gli altri invece riuscirono ad allontanarsi fino al blitz di sette mesi fa. Tutti devono rispondere di sequestro di persona a scopo d'estorsizone, lesioni personali e rapina.
Caricamento commenti
Commenta la notizia