«Basta con i vincoli idrogeologici “a pioggia” senza una chiara conoscenza dei territori». Così il responsabile regionale “infrastrutture e ambiente” della Lega, Giuseppe Macrì, interviene sulla delibera n. 6 del 31 luglio scorso con la quale l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale ha varato un aggiornamento al Progetto di piano stralcio per l’assetto, mitigazione e gestione del rischio alluvioni e l’adozione di una serie di norme di attuazione e misure di salvaguardia. Per l’esponente leghista «con il nuovo provvedimento è stata superata improvvisamente la proposta concordata con il dg Salvatore Siviglia del 20 febbraio 2025, che fissava nuovi termini per la presentazione delle osservazioni e relativa valutazione sulla perimetrazione del Progetto di piano stralcio entro fine 2025». L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale