
Si muove su un crinale molto fragile Catanzaro Servizi, la società partecipata del Comune finita al centro dello scandalo delle compensazioni F24 annullate per via di un credito fiscale riconosciuto come insussistente dall’Agenzia delle entrate. La situazione finanziaria era (e a questo punto resta) infatti delicata, in una fase di risanamento che ancora non era stata portata a termine. La “tegola” - che il sindaco ha quantificato in Consiglio comunale intorno ai 250mila euro - ha infatti bloccato una serie di adempimenti (come la transazione milionaria con la Aurora srl). L’Agenzia, dopo aver segnalato l’insussistenza del credito fiscale per l’operazione di compensazione, ne ha chiesto il saldo e tramite il ravvedimento operoso (che ha abbattuto le sanzioni) la società vi ha provveduto.
Un pagamento imprevisto che potrebbe aver creato qualche scossone alle finanze della partecipata che non può contare su un “fondo cassa” o su una liquidità ai quali attingere in caso di emergenza. Con una coperta corta, dunque, per Catanzaro Servizi anche l’ordinario diventa complicato.
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