Vibo Valentia, rientro a scuola coi cantieri in corso: alunni in calo, ma non ci sono aule
Il rientro a scuola per gli studenti vibonesi risulta decisamente complesso. E nonostante il calo demografico abbia reso fruibili decine di classi sul territorio, i lavori di adeguamento sismico, efficientamento energetico e ristrutturazione, in alcuni istituti del capoluogo, continuano a costringere Comune e Provincia, a fare i conti con la carenza di spazi. Nella giornata di ieri, è stato acclarato – con tanto di ordinanza sindacale – che gli studenti dell’istituto Garibaldi-Don Bosco faranno ritorno in classe con quasi una settimana di ritardo, il prossimo 22 settembre. I lavori sarebbero sostanzialmente terminati ma il primo cittadino ha optato per una scelta che dovrebbe consentire alla scuola di organizzarsi nel migliore dei modi. Non ci sarà nulla da fare, nemmeno per questo anno scolastico, invece, per gli studenti dell’istituto Murmura-Trentacapilli (ormai assorbito dal Vespucci di Vibo Marina). Rimarranno a Palazzo Gemini, a circa 7 chilometri dalla loro sede naturale e fuori dal centro cittadino. Per alleviarne il disagio, ad ogni modo, l’amministrazione ha previsto il servizio gratuito di trasporto urbano, stabilendo le tratte. I pullman con gli studenti a bordo procederanno dalla Biblioteca Comunale, da Viale della Pace ed anche da Porto Salvo alla volta della sede provvisoria dell’istituzione scolastica. A garantire il servizio sarà Palazzo “Luigi Razza” che ha stanziato una cifra pari a circa 70 mila euro per l’intero anno. Il costo mensile, infatti, si aggira intorno ai 41 euro a studente. E ad usufruirne, dai calcoli effettuati, saranno poco meno di duecento ragazzi, a seguito di un accordo con Ferrovie della Calabria. Non è ancora stata individuata, invece, una soluzione per i bambini della scuola Montessori. L’amministrazione –stando a quanto trapela –starebbe valutando l’opzione dell’Istituto Maria Immacolata ma l’iter è tutt’altro che concluso. Le attività, dunque, inizieranno nella consueta sede per poi prevedere uno spostamento ad anno in corso per evitare di perdere il finanziamento che consentirebbe di ristrutturare la scuola. Situazione precaria, come noto, pure a Vibo Marina, dove la scuola Presterà rimane chiusa, in attesa di completare la posa del nuovo tetto e della scuola Buccarelli del quartiere Pennello per mancanza di finanziamenti. Quanto agli istituti superiori, l’amministrazione provinciale ha fornito la dislocazione delle Aule dell’Istituto Capialbi, i cui allievi, docenti e dirigente saranno costretti agli straordinari più del solito, a causa dei lavori. Rimarranno nella sede centrale 32 classi, 12 saranno ospitate dall’amministrazione provinciale, 7 presso l’Ite, 2 al liceo scientifico, 5 al liceo artistico, 4 al liceo classico, 6 nell’edificio scolastico appena ristrutturato in via Tarallo. L’obiettivo è di concludere quantomeno una parte dei lavori entro la fine di ottobre.