La preoccupazione per la sorte del proprio posto di lavoro, la consapevolezza di far parte di una società diventata negli anni strategica per le sorti della macchina burocratica (e non solo) del Comune. Sono questi i sentimenti principali dei 130 dipendenti della Catanzaro Servizi, la società partecipata “colpita” dal caso del credito fiscale inesistente che ha fatto saltare la prima rata della transazione da 1,6 milioni di euro con la Aurora srl. Una vicenda, questa, la cui evoluzione è ancora tutta da scrivere. Ma, nel frattempo, ieri i lavoratori si sono riuniti in assemblea nella sala conferenze della biblioteca “De Nobili”, confrontandosi con le sigle sindacali sugli scenari più immediati e discutendo anche di quelli più in là nel tempo. L’obiettivo condiviso è quello di fare in modo che la partecipata possa godere di lunga vita ma, per fare ciò, servirà anche che da Palazzo De Nobili arrivino dei segnali precisi e concreti. A partire dall’assegnazione dei nuovi servizi a rilevanza economica, quelli che negli ultimi due anni e mezzo - sotto la guida dell’amministratore unico Gianluca Silipo, il cui mandato è stato poi revocato dopo il polverone sui crediti fiscali - la società ha più volte chiesto senza trovare però ancora un riscontro. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale