«Quando arrivo a Crotone, se non rientri dal denaro, ti schiaccio la testa come una nocciolina»: così il vigile del fuoco Gennaro Pantisano, 45 anni, avrebbe minacciato un 34enne titolare di un Internet point per riscuotere il credito di 2 mila euro – non dovuto – scaturito dalle scommesse illegali. E proprio dalla denuncia di questo tentativo di estorsione, nel 2023 prese piede l'inchiesta che ieri ha portato i poliziotti della Squadra mobile di Crotone a disarticolare un presunto gruppo dedito a raccogliere le puntate su eventi sportivi quotati sulle piattaforme estere non autorizzate con 4 arresti e il sequestro della società di scommesse "Dea Bendata", in piazza Paul Harris. Su disposizione del gip di Crotone Assunta Palumbo, che ha accolto la richiesta del pm Alessandro Rho, sono finiti ai domiciliari oltre a Pantisano, il 46enne Nicola Manolio, sottoufficiale della Capitaneria di porto; Giuseppe Sorrentino, 45enne titolare dell'agenzia alla quale sono stati apposti i sigilli; e il fratello Marco Sorrentino, 41 anni. Altre 3 persone, tra cui la vittima che si rivolse agli inquirenti, sono indagate a piede libero. Tutti sono accusati di esercizio abusivo dell'attività di gioco e di scommessa. Mentre solo a Pantisano è contestato il reato di tentata estorsione. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale