
Condanne definitive nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta “Libertà bis” della Procura di Crotone che nel 2023 disarticolò un giro di spaccio di droga a Isola Capo Rizzuto. Il sigillo è arrivato dalla Cassazione. Che ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dalle difese di due dei cinque imputati contro la sentenza della Corte d’appello di Catanzaro del 25 settembre 2024. Sono quindi diventate irrevocabili le pene comminate ad Agostino Migale che dovrà scontare 4 anni, 1 mese e 10 giorni di carcere, e a Giuseppe Scuteri a cui erano stati inflitti 1 anno, 5 mesi e 10 giorni di reclusione. Mentre in precedenza, erano passate in giudicato le condanne delle altre tre persone coinvolte nell'operazione. Migale s’era rivolto alla Suprema corte per lamentare l’ammontare della condanna, concordata tra la pubblica accusa e la difesa, che gli era stata applicata dai giudici di secondo grado. A riguardo, la posizione degli ermellini della settima sezione penale è stata netta. In quanto - si legge nelle motivazioni dell'ordinanza - «l’accordo delle parti» per il calcolo della pena «implica la rinuncia» per l’imputato di ricorrere all’ultimo grado di giudizio se non per rilevare determinate criticità: l’«irrogazione di una pena illegale», la «volontà della parte di accedere al concordato» e il «contenuto difforme della pronuncia». Invece, Scuteri aveva contestato le accuse che gli venivano addebitate. Ma sul punto la Cassazione ha ribadito che l’Appello ha messo «in evidenza la gravità dei fatti» alla luce «della reiteratività delle condotte illecite» riferite agli episodi di spaccio.
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