Catanzaro, Crotone, Vibo

Giovedì 02 Ottobre 2025

Naufragio “Heaven”in provincia di Crotone, la Procura generale chiede la conferma delle condanne di due finanzieri

La Procura generale ha chiesto alla Corte d'appello di Catanzaro di confermare le condanne comminate in primo grado col rito abbreviato ai due finanzieri del mare accusati del naufragio dell’imbarcazione “Heaven”, avvenuto il 30 agosto 2020 al largo di Praialonga, per un incendio divampato a bordo che costò la vita a quattro dei venti migranti che si trovavano sul natante. Si può sintetizzare così la requisitoria che oggi il sostituto procuratore generale ha esposto nell'udienza del processo di secondo grado. Nel corso della quale il rappresentante della pubblica accusa ha avanzato ai giudici di ribadire i 2 anni di carcere ciascuno (con pena sospesa) che la gup del Tribunale di Crotone, il 27 maggio 2024, inflisse sia al capitano Vincenzo Barbangelo (37 anni, di Potenza), comandante della Sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Crotone, che al maresciallo Andrea Novelli (37, Bari), comandante dell'unità marittima “V817” che intervenne per mettere in salvo gli stranieri. I due militari sono stati riconosciuti responsabili dei reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo aggravati per aver provocato l'affondamento dell'imbarcazione in occasione del soccorso dei profughi intercettati all'altezza di Simeri Crichi. Come ripercorso in aula dalla Pg, Barbangelo e Novelli avrebbero dato «l'ordine di navigare verso il più lontano porto di Crotone» in «assenza delle condizioni di sicurezza», anziché di «dirigere» la “Heaven” al «più vicino porto di Catanzaro Lido», senza attivare «tempestivamente la procedura Sar», ossia di “ricerca e soccorso”, alla luce dell’«avaria» che interessò la barca durante il tragitto. In questo modo, secondo la tesi investigativa, sarebbero state scartate le due ipotesi: da un lato di «sbarcare» i migranti e dall'altro di «trasbordare gli stessi» su un’«altra e più sicura imbarcazione». L'udienza è poi proseguita con la discussione dell'avvocato Pasquale Carolei, che assiste Andrei Novelli e Vincenzo Barbangelo. Il difensore, carte alla mano, ha cercato di smontare la ricostruzione della Procura generale sottolineando il buon operato svolto dai finanzieri nel portare a termine il soccorso dei profughi e non attribuendo loro alcuna responsabilità per lo scoppio sulla "Heaven". Il 9 gennaio 2026 ci saranno le ultime discussioni difensive prima di arrivare alla lettura della sentenza.

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