
Il disagio rischia di diventare emergenza sociale: sono centinaia le famiglie impossibilitate ad accedere ai servizi degli asili nido, tanto in quelli pubblici che in quelli privati. Le liste di attesa arrivano a superare un anno e qualcuno per evitare problemi si è trovato a chiedere l’inserimento all’interno delle stesse prima ancora che il figlio nascesse.
«C’è gente - spiega un’educatrice soveratese - che chiede l’inserimento del proprio figlio nelle liste al settimo mese di gravidanza. Le sezioni presenti sul territorio non superano di norma i 25 alunni. Nel nostro istituto non siamo riusciti a smaltire richieste di iscrizione per l’anno in corso, presentate a dicembre del 2024».
Soltanto a Soverato nel 2024 sono nati più di 100 bambini, troppi per essere accolti nelle strutture cittadine a cui arrivano richieste da tutto il comprensorio. Una crisi di sistema che mette a nudo ritardi amministrativi, problemi infrastrutturali e discrepanze tra promesse e realtà, nonostante i finanziamenti europei messi a disposizione dal Pnrr. L’offerta è limitata nonostante le rette spesso siano onerose. Nel comprensorio di Soverato sono in media di 350 euro al mese con l’aggiunta dei costi per le mense che sono facoltativi. Gli orari di apertura variano dalle 7.30 alle 17 includendo servizi di prescuola a richiesta, realizzati spesso con volontari di servizio civile.
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