Armonie d’Arte Festival a Catanzaro, "Tosca" e "I Pagliacci" nel parco archeologico Scolacium
Due opere liriche, “I pagliacci“ e “Tosca”, con allestimenti studiati per esaltare l’impatto mozzafiato del parco archeologico Scolacium e il fascino misterioso della basilica normanna che fa da “parete” agli spettacoli, saranno il clou della diciannovesima edizione di Armonie d’Arte Festival diretto da Chiara Giordano, in scena dal 30 giugno al 30 settembre 2019 a Roccelletta di Borgia alle porte di Catanzaro. Il cartellone, illustrato alla Cittadella regionale solo nelle grandi linee poiché molti artisti sono ancora in fase di contrattualizzazione, si articola in tre grandi filoni dedicati a tre figure importanti della cultura internazionale alle quali saranno ispirate diverse prestigiose produzioni ancora top secret. Il primo filone si innesta sul decennale della morte di Pina Bausch, il 30 giugno 2009, con performance di autorevoli artisti, stage, mostre, filmati, incontri. Il secondo filone, denominato “La lunga notte de I Pagliacci”, celebra i cento anni dalla morte di uno dei protagonisti assoluti del melodramma italiano, Ruggero Leoncavallo. Un progetto incentrato sulla produzione operistica “I Pagliacci”, storia di un femminicidio ante litteram ambientato in Calabria, a Montalto Uffugo. Sarà un allestimento poetico con presenze altisonanti, così come di grande impatto sarà la “Tosca” di Puccini, pure dedicata a una figura femminile “di rottura”. Quanto al terzo tema, in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci il Festival propone una produzione con figure di rilievo, tra giornalismo, storytelling e teatro. Filo conduttore di questo ambizioso programma, molto apprezzato dall’assessore regionale Maria Francesca Corigliano presente alla “preview” di ieri, è il tema della rassegna “Sitos & Food, Anima mundi” dove sitos in greco antico e food in inglese equivalgono alla parola “cibo”, ponte ideale tra passato e presente nel segno del nutrimento, anche estetico e filosofico, che tiene in vita la latina “anima mundi”.