“Lasciando Traccia. Grotte e altri mondi sotterranei dell’Alto Crotonese”, già dal titolo azzeccato e suggestivo traspare l'interesse e l'importanza per gli addetti ai lavori e non solo, delle due giornate di studio programmate dal Centro regionale di speleologia ed ospitate nell'antico palazzo ducale di Verzino, piccolo centro collinare alle pendici della Sila.
Come è scritto nella nota che annuncia la due giorni, "il vasto territorio ubicato nell’immediato entroterra a Nord-Ovest di Crotone, tra i primi rilievi collinari del Marchesato e le propaggini orientali dell’Altopiano Silano, rappresenta un’area ricca di emergenze ipogee, sia naturali che artificiali". Cavità carsiche, insediamenti rupestri, complessi minerari costellano il territorio e "costituiscono sottolineano dal Centro regionale di speleologia - le varie forme del locale patrimonio sotterraneo, ad oggi uno tra i più importanti della regione Calabria".
A tale inusuale ricchezza di fenomeni presenti nel sottosuolo sono dedicate le Giornate di studio del 18 e 19 maggio, dove il titolo dell’evento "Lasciando Traccia" vuole rimarcare l’esigenza di conoscere ma anche e soprattutto di conservare la memoria delle tante esplorazioni, studi e indagini che, nel corso dell’ultimo trentennio, hanno riguardato questo comprensorio territoriale. La manifestazione, è curata oltre che dal Centro Regionale di Speleologia “Enzo dei Medici” dal Gruppo Speleologico “Le Grave”.
Si parte sabato 18 alle 10,30 con gli interventi di saluto di Franco Parise sindaco di Verzino; Ugo Pugliese Presidente della Provincia di Crotone; Antonella Rizzo Assessore regionale alla Tutela Ambientale; e poi di Francesco Ferraro, presidente del Gruppo Speleologico “Le Grave” e di Felice Larocca, presidente del Centro Regionale di Speleologia “Enzo dei Medici”.
Poi si entrerà nel vivo della prima giornata con Felice Larocca che parlerà del “Profilo storico della ricerca speleologica nell’Alto Crotonese”; Katia Rizzo, Felice Larocca, Francesco Breglia, Franco Mascaro tratteranno dei “Luoghi di culto in cavità artificiali: Timpa dei Santi a Caccuri e Località Giancola a Cerenzia”; Francesco Ferraro a sua volta relazionerà su: “Il complesso carsico “Le Grave”. Cronistoria di una giunzione memorabile”.
Si riprenderà dopo la pausa pranzo pomeriggio alle 15 con Francesco Breglia, Katia Rizzo, Felice Larocca e Franco Mascaro che parleranno sull’insediamento rupestre di Località Sperone a Verzino. Seguiranno poi gli interventi di Santo Curcio su “L’habitat rupestre di Casabona. Caratteri tipologici e distributivi” e di Francesco Ferraro e Felice Larocca su “La Grotta del Ventennale a Castelsilano. Aspetti speleo-archeologici”.
Francesco Cuteri poi si occuperà di illustrare “L’attività mineraria nell’Alto Crotonese: fonti documentarie e testimonianze estrattive”. Seguiranno ancora gli interventi di Francesco Lamanna; Carmine Lepera, Franco Mascaro, Francesco Ferraro e Mario Parise su: “La grotta-miniera in Località Frontieri a Pallagorio”. Concluderà gli interventi di Sabato Tommaso Tedesco con “La riscoperta delle grotte sotto l’abitato abbandonato di Cerenzia vecchia”
Domenica 19 invece: Katia Rizzo, Francesco Breglia; Felice Larocca e Franco Mascaro si soffermeranno su Insediamenti rupestri a Santa Severina e Altilia: le grotte di Grecìa e di Giulianetti”. Maria Teresa Spena, Rosario Grasso e Vezio Cottarelli relazioneranno sul tema: “La fauna a microcrostacei dell’epicarso di grotte crotonesi: le ricerche in corso”. Mauro Rampini, Claudio Chimenti, Claudio Di Russo parlerannno su “Le Dolichopoda (Orthoptera; Rhaphidophoridae) della Calabria: focus sulle popolazioni delle grotte dell’Alto Crotonese”.
Francesco Lopez a sua volta tratterà il tema: “Per una storia dei laghetti termali di Cotronei: riferimenti storici, archeologici, toponomastici”. Francesco Breglia ancora con Felice Larocca e Katia Rizzo parleranno degli studi sulle “cavità artificiali di Località Caprara a Roccabernarda”.
Gli incontri della due giorni di studio, ospitati dal Comune di Verzino, saranno preceduti e seguiti da escursioni nel sito rupestre di località “Sperone” ed a “Grave Grubbo”.
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