L’estate tropeana del 2019 punta sull’eleganza e la classicità con la XXII edizione di “Armonie della Magna Grecia”, il festival musicale che vuole far riscoprire la bellezza della musica da camera all’interno di cornici e panorami senza tempo, come gli antichi portali del centro storico della cittadina tirrenica e le sue terrazze sul mare. Una catena di eventi – iniziata il 14 giugno e che finirà il 12 ottobre – diretta dal maestro Raffaele Cacciola, che incontra domani le sue esecuzioni più suggestive con l’evento “piano time”. Pensata come una passeggiata musicale nel centro di Tropea, il piano time si struttura attraverso nove esecuzioni al pianoforte che prendono avvio al suggestivo giardino del museo diocesano – il vecchio giardino vescovile, risalente all’anno 1000, situato di fronte all’antico seminario e incorporato nei resti delle antiche mura di cinta della città – per trasferirsi poi dentro palazzo Toraldo al castello, a piazza Ercole, a piazza del Cannone, nell’atrio del municipio di Tropea ed altri scorci noti, fino al gran finale all’affaccio sul mare di Corso Vittorio Emanuele. Una delle peculiarità della kermesse è che gli artisti utilizzeranno dei pianoforti già situati nei luoghi dove si esibiranno, accuratamente posizionati dagli organizzatori dopo aver valutato mesi addietro l’idoneità dei diversi ambienti alla diffusione del suono. "Quello che l’amministrazione ha cercato di realizzare – secondo il vicesindaco Roberto Scalfari – è un evento che possegga una sua piena autonomia, in modo che ogni anno ci possa essere una edizione di “piano time”, indipendentemente dall’intera manifestazione". I protagonisti delle esibizioni saranno i migliori talenti del Conservatorio di Vibo Valentia, ed è il presidente dell’associazione “Amici del Conservatorio”, nonché uno dei protagonisti del festival, il pianista Emilio Aversano, ad illustrare le finalità culturali dell’evento: "Il nostro obiettivo è abituare gli ascoltatori a una certa qualità di musica che per le sue caratteristiche tecniche e strutturali si situa su un piano diverso rispetto agli altri generi: non una musica fatta per “chinarsi” supinamente sulle preferenze dell’utente, ma una musica realizzata per educare a determinate regole e armonie compositive che non appartengono agli altri generi".