Il borgo collinare di Melissa e il Parco archeologico che conserva le rovine della città bizantina di Acerenthia, sono state le tappe del progetto di una scuola itinerante “per restare” promosso dall’associazione di Crotone “#IoResto”. L’obiettivo, è quello di dare voce ai piccoli borghi dell’entroterra crotonese minacciati dallo spopolamento ma ricchi di risorse storico-culturali, naturalistiche, enogastronomiche. L'associazione #IoResto di Crotone presieduta da Gianni Pitingolo, non si ferma con la sua attività nel solo capoluogo dov’è operativa da poco più di un anno, ma ha lanciato il suo progetto di lavorare sul territorio e per il territorio con l’iniziativa di «una scuola che non ha porte né finestre. Non ha pagelle o attestati. Né compiti. Né calendari. Ma aule e banchi sono sostituiti da luoghi di apprendimento disseminati nei campi, nelle cantine e nelle botteghe del nostro territorio. E, soprattutto, una scuola che non terminerà mai». NeIl’ambito di questa iniziativa ieri il gruppo di “#IoResto” ha fatto visita al borgo di Melissa e poi al Parco Archeologico di Acerenthia. Qui ad accogliere la nutrita delegazione dell’associazione crotonese è stata l'amministrazione comunale del piccolo centro entusiasta del progetto. Acerenthia è una città fantasma abbandonata dai suoi abitanti che ricostruirono il paese oggi chiamato Cerenzia a qualche chilometro di distanza. L’altura dove sorgeva l’abitato conserva anche ruderi di epoca bizantina. Nei prossimi giorni l’associazione “#IoResto” visiterà San Nicola dell’Alto, Verzino, e Carfizzi. Ma il progetto di “ IoResto” legato al concetto di “restanza” tanto caro all’antropologo Vito Teti, ha suscitato interesse anche a Paola e Lamezia Terme. Dalle due città hanno contattato l’associazione crotonese per aprire sedi del sodalizio in quelle realtà