Caterina Lagrotteria con “Asian Boy”, gessetti a pastelli colorati su tela è la vincitrice per la sezione Pop Art del Premio Ricoh.
Allieva dell’accademia di Belle Arti Fidia di Stefanaconi, Caterina Lagrotteria ha conseguito un risultato di assoluto prestigio, che fa onore a tutto il territorio vibonese e conferma l’alto valore didattico portato avanti negli anni dall’accademia Fidia e dai suoi docenti.
Giunto alla decima edizione, il Ricoh è il più importante evento artistico italiano che lega la giovane
contemporary art con la responsabilità sociale.
I partecipanti, rigorosamente under 40, sono chiamati a interpretare i valori della multinazionale giapponese, riassumibili nella formula che la stessa azienda promuove:
“Lo sforzo verso l’innovazione, che semplifica la vita e il lavoro, salvaguardando nel contempo l’ambiente e in generale i principi della responsabilità sociale d’impresa”.
Ma il fatto stesso di aiutare i giovani talenti a emergere, per evitare che alla fuga di cervelli si aggiunga la fuga di pennelli, rappresenta un’iniziativa socialmente responsabile.
Il Ricoh si articola in più fasi. Alle Accademie di Belle arti viene inviato il bando e il regolamento, che vengono comunque diffusi anche attraverso altre vie.
Le accademie rappresentano il principale serbatoio di partecipanti (in questi anni hanno dato il contributo 35 sulle circa 40 presenti in Italia), ma il premio è aperto anche a chi ha seguito altri iter formativi.
Mediamente vengono raccolte circa 500 candidature per ogni edizione.
Tra queste vengono individuate una trentina di opere finaliste, suddivise in 4 categorie: Pittura, disegno e grafica; Scultura e installazione; Fotografia, digital art, videoart; Pop art. Per ognuna viene premiato il vincitore, oltre a consacrare un trionfatore assoluto.
Contrariamente a quanto avvenuto negli anni precedenti, l’esposizione delle opere finaliste presso
lo Spazio Mostre di Palazzo Lombardia a Milano, causa pandemia, si è trasformata in una mostra
virtuale, con le opere raccolte in un video.
Una bella soddisfazione per la giovane artista vibonese (appena ventenne), considerato che le opere
dei cinque vincitori, così come deciso dalla giuria presieduta da Giorgio Grasso, critico e storico
dell’arte già curatore dei Padiglioni Italia (2011) e Armenia (2017) alla Biennale di Venezia (per la
cronaca, vincitrice assoluta è risultata la pittrice Deborah Scarpato con il dipinto, Colorful life, un
acrilico su tela di 100×100 centimetri), sono stati acquistati da Ricoh Italia e vanno ad arricchirne la collezione, una delle più interessanti raccolte aziendali di lavori di giovani della contemporary art.
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