Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 30 Aprile 2024

Vibo, la città "rinasce" e parte dalla lettura

Vibo Valentia "Città che legge". È la nuova etichetta, di cui stavolta può andare fiera la città, una qualifica ottenuta nell'ambito dell'iniziativa promossa dal Centro per il libro e la lettura (Cepel) e l'Anci per annualità 2020/2021. Un punto di partenza per indirizzare l'impegno pubblico alla promozione e diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso. Il momento sembra essere propizio: «Prima del lockdown per il Coronavirus ho rischiato la chiusura. Dal 2017 avevo registrato un graduale calo delle vendite ma anche un certo disinteresse per i libri. A venire in libreria erano davvero pochissime persone. In maniera sorprendente, dopo la primavera di pandemia, l'affluenza è migliorata» spiega Stefania Mobilio, titolare del punto vendita Mondadori Bookstore che ha sede su Corso Vittorio Emanuele, via principale della città. È quasi emozionata nel raccontare la gioia che ha intravisto negli occhi di molti clienti quando hanno varcato la soglia del negozio dopo mesi di chiusura forzata: «Si vedeva che avevano sentito la mancanza della libreria. Sono tornate anche quelle persone che per un certo periodo, probabilmente perché non trovavano attrattive per arrivare in questa zona della città, avevano preferito ordinare i libri su internet o prenderli al centro commerciale” privandosi però del rapporto diretto e insostituibile con la figura del ‘libraio'. «Faccio questo lavoro da 25 anni e posso dire con cognizione di causa che Vibo è una città che legge. La mia clientela è variegata anche se in prevalenza sono i ragazzi a comprare. Spesso quelli che arrivano in libreria hanno le idee chiare sul libro da prendere, altri mi chiedono consigli. Prima di pronunciarmi ascolto cosa hanno da raccontarmi sulle loro preferenze. Spesso li oriento verso qualcosa che ho già letto e che mi è piaciuto». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro.

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