Inaugurati domenica, a conclusione della festa religiosa di San Rocco ad Acquaro, due grandi murales realizzati da giovani artisti del luogo, su iniziativa di Gabriele Galati e con il patrocinio dell’amministrazione comunale ed il contributo logistico di numerosi volontari. Frutto di circa due mesi di lavoro i grandi dipinti si trovano uno all’ingresso del paese, raffigurante l’effige di San Rocco che vigila maestosa sul centro abitato, e l’altro all’inizio del corso principale, dove è stato dipinto un angolo della piazza, con momenti di vita quotidiana, alcuni anziani seduti alle panchine, ed il simbolo di una piaga per i piccoli borghi: l’emigrazione, ben descritta da un ragazzo con una valigia in attesa di partire per chissà dove. Il primo, concluso dopo un vero e proprio colpo di reni che, con l’ausilio di faretti, ha impegnato gli artisti fino a tutta la notte di sabato, è stato realizzato a più mani da Anna Ciconte, giovane studente all’accademia di Roma (che ha dipinto San Rocco), Davide Zappone e Gabriele Nicolosi (per il resto del dipinto). Il secondo, invece, concluso nei giorni scorsi, è stato eseguito da Angelo Mazza, meccanico del luogo, che si è impegnato nel tempo libero dal lavoro. Domenica sera, come detto, l’inaugurazione, con la benedizione da parte del parroco don Saro Lamari, che ha riassunto la vita di San Rocco e auspicato la realizzazione all’altra entrata del paese della Madonna dell’Assunta, compadrona, e gli interventi dell’ideatore, Gabriele Galati, che ha ripercorso le tappe che hanno portato alla realizzazione e ringraziato di cuore gli esecutori, i volontari e quanti hanno contribuito a vario titolo, e del sindaco, Giuseppe Barilaro, il quale, annunciando la volontà di consegnare una targa ricordo agli artisti, ha descritto la realizzazione delle opere come un momento che la comunità ricorderà e celebrerà per sempre, in un anno particolare e non certo dei migliori.