Trapelano tanti messaggi sociali dal presepe che, realizzato dal movimento “Aquila Rossa", in collaborazione con la parrocchia e il parroco, don Bernardino Comerci, sarà esposto nella chiesa di San Nicola e San Michele a Dasà, nel vibonese. Un presepe i cui protagonisti non sono i classici pastori ma i santi. Santi sociali che, durante la loro esistenza, si sono dedicati al sostegno ed all’educazione di poveri ed emarginati o hanno aiutato il prossimo durante le pandemie storiche, come San Rocco, che si occupò degli appestati, e Santa Teresa di Calcutta, che dedicò la sua vita ai lebbrosi ed ai malati di Aids. Un richiamo alla recente pandemia per dare un messaggio di speranza sul superamento di questo difficile momento. E questi sono solo due tra i tanti personaggi presenti. Gli altri verranno svelati sulle pagine social del sodalizio e della parrocchia dal 6 al 15 dicembre, uno al giorno, spiegando cosa hanno fatto nella vita e perché sono stati scelti.
I particolari
Altri importanti messaggi arrivano dalla natività, che non è la solita ma è particolare. La Madonna, infatti, è sdraiata, con una mano poggiata sulla spalla di San Giuseppe, il quale, tenendogli a sua volta la mano, le sta accanto con in braccio il bambino. Simbolo di unione, dell’affiatamento familiare, di intesa, spalleggiamento e sostegno vicendevole tra due coniugi, con il padre che, tenendo in braccio il proprio figlio, dimostra nei suoi confronti tutta la propria premura. Altri particolari fanno riflettere sull'attuale crisi economica, in cui aumentano le diseguaglianze sociali, mentre i santi, relativamente “moderni”, simboleggiano anche tutti quei volontari che, in piena emergenza sanitaria, hanno reso un servizio prezioso, con delicatezza e discrezione. Essi, come i santi succitati, ci aiutano in questo triste periodo a non mollare ed a non abbandonare mai la speranza, perché ci sono stati altri periodi difficili e l’umanità li ha superati. Infine un messaggio ambientale al riciclo dei rifiuti arriva dalla collocazione della natività, all'interno della carcassa di una vecchia tv, recuperata e riutilizzata in altro modo. Da questo contesto deriva anche il titolo dell’opera: «Sintonizzati sulla vita reale». Il presepe sarà benedetto e inaugurato il 15 dicembre, dove, come detto, sarà esposto per tutto il periodo natalizio.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia