Sembra disceso dal cielo l’ultimo brano di Zerorizzonti, al secolo Francesco Stanizzi, 22 anni, l’artista che sta conquistando un pubblico di nicchia sempre più esigente. Quarto singolo dell’artista curato, in termini di mix e master, da Vincenzo Maida (MVM Rec Studio) capace di raggiungere risultati “monstre” nella scena emergente calabrese e non solo. Dopo i singoli “Ntcc”, “Sistematicamente” e “Storie”, Zerorizzonti si presenta così prima del suo possibile primo album o EP, in fase di realizzazione. Non resta che aspettare.
La copertina del singolo "Come volevi te" di Zerorizzonti
“Come volevi Te”, essenziale. Seduce per sincerità – schietta – avvertita fin dalla prima nota. Canta di amore tenero, o qualcosa di simile. Evoca l’infanzia, rappresenta un quadro di vita in poche immagini quotidiane e funzionali. Sogni più o meno realizzati o irrealizzabili, comuni a tanti ragazzi sempre meno ragazzi e più uomini. Catapultati dai sogni all’inferno, non accennato ma tangibile, della realtà. Fingere di essere forti. Di non cedere mai, quando invece l’essere traballa dalle radici. Per adolescenza protratta, contingenze, storie individuali e sociali. Pandemie. Gabbie. Gabbie. Quelle in cui ci troviamo dentro e quelle in cui vediamo rinchiusi gli altri. Un brano fulmineo nella sua dolcezza, parole in discesa libera dondolanti come foglie d’autunno. Ma prima pioggia, temporali… infine la rasserenante, desiderata ma mai scontata bonaccia. Note che si chiudono in un’eco, come verso l’orizzonte marino al ritmo delle onde.
Per ascoltare “Come volevi Te” e i lavori precedenti basta cercare il nome dell’artista Zerorizzonti su tutti i Digital Store (Spotify, Youtube, Apple music, Amazon music, ecc.)
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