Resistere. È la parola d’ordine e il filo conduttore della decima edizione di “Trame”, il Festival dei libri sulle mafie che torna, dopo un anno e mezzo di pandemia, in piazza. Cinque giorni di incontri, dibattiti ed eventi dedicati ai temi della legalità che si terranno dall’1 al 5 settembre a Lamezia Terme, sotto la direzione artistica di Giovanni Tizian e con il supporto della responsabile organizzativa Cristina Porcelli.
In questa edizione si parlerà di Covid e malaffare; di come affrontate le disuguaglianze che sono state acuite dalla pandemia. E si parlerà anche di Sud e di Calabria, perché, come ha evidenziato durante la conferenza stampa di ieri il direttore Tizian, «è dal Sud che può e deve ripartire il Paese, soprattutto in un momento difficile come questo».
Protagonisti del festival saranno i libri: il cartellone
L’accesso al pubblico di ciascun evento sarà libero con prenotazione obbligatoria del proprio posto tramite piattaforma raggiungibile dal sito ufficiale
Tanti gli ospiti previsti, tra i quali Pif con “Io posso. Due donne sole contro la mafia”, che ieri ha anticipato qualche particolare della sua ultima opera, Nicola Gratteri con “Non chiamateli Eroi. Falcone, Borsellino e altre storie di lotta alle mafie”, il giornalista Riccardo Iacona con un racconto dedicato alla Calabria, da Samarcanda a Presadiretta, e l’ex ministro per il Sud e la coesione territoriale Giuseppe Provenzano con un appuntamento sul meridione assieme a Raffaella Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children Italia.
Dell’emergenza sanitaria in Calabria si parlerà con Francesca Nava e Arcangelo Badolati, della questione ambientale con il generale Sergio Costa, già ministro dell'Ambiente. Si parlerà di donne e potere con Francesca Chirico e il magistrato Alessandra Cerreti, di ‘ndrangheta con Anna Sergi e di antindrangheta con Enzo Ciconte e Danilo Chirico, di massoneria con il procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo e lo storico e accademico John Dickie.
Ma si affronteranno anche gli argomenti dell’usura ai tempi del Covid, delle vittime di mafia senza giustizia, delle carceri e povertà educative, del caporalato, delle comunità in terra di ‘ndrangheta. Spazio anche al volto feroce del calcio, ai linguaggi popolari delle mafie, alla ludopatia e con Corrado De Rosa si parlerà di crimini e follia. Verranno approfondite le forme di scrittura contemporanea, come quella rap, con Kento e la sceneggiatrice Monica Zapelli, e il valore dei festival letterari sui territori. E sarà anche dedicato uno speciale appuntamento al superlatitante Matteo Messina Denaro.
L’ex direttore artistico Gaetano Savatteri, intervenuto ieri in conferenza stampa, sarà presente con lo spettacolo “Girone 41 bis”, con la regia di Marcello Mazzarella, con il quale il festival partecipa al progetto del Comitato nazionale per le celebrazioni dantesche #Festivalinrete, istituito dal ministero della Cultura.
Spazio infine alle testimonianze delle vittime di racket e usura calabresi, a cura dell’Associazione Antiracket Lamezia Onlus e del progetto Mani Libere in Calabria. Come ha anticipato ieri Maria Teresa Morano, rappresentante di Ala, in ogni giornata ci saranno cinque imprenditori, commercianti, uomini e donne, che racconteranno il loro percorso di riscatto.
«Questa scelta – ha spiegato Morano – servirà a preparare il terreno a una iniziativa molto importante: l'apertura di tre sportelli di assistenza antiracket sul territorio regionale, uno a Lamezia, uno a Cosenza, uno nella piana di Gioia Tauro».
Anche quest’anno è confermata la rete con le librerie calabresi, così come è previsto un laboratorio di giornalismo “Mafie e potere. Come si realizza un’inchiesta giornalistica”, con Nello Trocchia, Emiliano Fittipaldi e lo stesso Tizian. I contenuti del Festival saranno ospitati su lafeltrinelli.it e IBS.it con una pagina speciale dedicata ai titoli e agli autori presenti a Lamezia. Rinnovata infine la collaborazione con il Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani (Sngci) che dalla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia annuncerà il titolo del film vincitore del “Nastro della legalità 2021”.
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