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La fondazione Politeama di Catanzaro ricorda Mario Foglietti a cinque anni dalla scomparsa

Sono trascorsi cinque anni dalla scomparsa di Mario Foglietti. Un vuoto rimasto incolmabile quello lasciato da chi, più di chiunque altro, ha legato in modo indissolubile il proprio nome all’esordio e alla crescita del Teatro Politeama di Catanzaro.

Domani, lunedì 8 novembre la Fondazione Politeama lo ricorderà con una Santa Messa che sarà celebrata alla chiesa del Conventino alle ore 18, per esprimere  vicinanza ai suoi familiari, peraltro interpretando i sentimenti di grande stima e di affetto che la città di Catanzaro ha sempre nutrito per lui.

"È un momento storico, segnato dall’emergenza covid - scrivono in una nota i rappresentanti della fondazione Politeama - in cui in cui il mondo dello spettacolo ha sofferto, forse più di ogni altro settore, una pesante e lunghissima pausa che si è riversata, con conseguenze drammatiche sulle vite di artisti, operatori e tecnici. Anche il nostro Teatro ha dovuto serrare i battenti per quasi due anni, privando il pubblico della magia del palcoscenico, ogni volta unica e irripetibile, e dell’incontro dal vivo. Chissà, Mario, come avrebbe vissuto questa fase così difficile che ci ha visti costretti, con profondo rammarico, a rimandare più volte il pieno ritorno alle attività. Il teatro, da sempre, è il luogo simbolo della vita sociale e culturale di una città, e vedere il sipario abbassato e le sue luci spente, sarebbe stato anche per Mario, un colpo al cuore, così come lo è stato per noi.

Per una strana coincidenza, che ben si addice agli argutissimi piccoli racconti di vita raccolti in uno dei numerosi libri di Mario Foglietti, il Politeama si appresta a presentare la nuova stagione proprio nella settimana in cui ricorre il primo lustro dalla scomparsa dell’indimenticato Sovrintendente. Ed è proprio nel suo ricordo, che la Fondazione si prepara a riabbracciare i fedeli abbonati e gli spettatori, rilanciando la propria preziosa missione con un claim volutamente incisivo: RiprendiAMOci … il Teatro!

Siamo sicuri che Mario, con la sua proverbiale ironia, avrebbe gradito i nostri sforzi. E noi, come se non fosse mai andato via, vogliamo continuare il prestigioso percorso da lui tracciato per il Teatro che porta il suo nome e che è più che mai pronto a vivere la stagione della ripartenza".

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