Sono tre i protagonisti del cortometraggio Kalavria sceneggiato da Emmanuele Saccà e diretto da Marco Morganti, presentato ieri sera a Crotone nei locali della Scuola di Danza Olimpia: "La Magna Grecia, l’antica Kalavria e la moderna Calabria". Ed è il legame tra passato, presente e futuro, il filo rosso che resta il tema conduttore del cortometraggio: sette minuti e quattordici secondi di autentica emozione raccontati con passione ed amore per la propria terra. Con l’ideatore e sceneggiatore Emmanuele Saccà, presenti due tra gli attori protagonisti Roberto Papalia e Maria Melissari. Una serata promossa dal Comune di Crotone, dall’associazione culturale Mutamenti, dal Consorzio Jobel, dal Kiwanis Club di Cirò Marina, dal Kiwanis Club di Palmi e dalla Scuola di Danza Olimpia. La manifestazione è stata aperta dalla esibizione degli allievi della Scuola Olimpia che hanno impreziosito la serata con le loro antiche danze che richiamano i fasti e le tradizioni di Kroton. Dopo gli interventi di Rossella Crugliano della Scuola Olimpia, di Antonio Francesco Amodeo, presidente del Kiwanis Club di Cirò Marina, di Patrizia Pagliuso presidente dell’associazione Mutamenti e di Giuseppe Nicoletti funzionario della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Crotone-Catanzaro, è stato proiettato il cortometraggio. La pellicola ha già avuto numerosi riconoscimenti tra cui una recensione sul prestigioso Wall Street International Magazine" a cura di Micaela Cuccaro. Uno stralcio dell’articolo è stato letto dalle alunne della scuola di Margherita. La produzione cinematografica è in concorso per il prossimo David di Donatello nella categoria cortometraggi. Dalle parole di Emmanuele Saccà è emersa tutta la passione e l’amore con le quali è stato curato il "corto" che ha visto tutti coinvolti dal regista agli attori con l’unico intendimento di raccontare una Calabria bella che intende riscattarsi attraverso i fasti del suo passato. E non è mancato un riferimento specifico a Crotone: “Il mondo - ha sottolineato Emanuele Saccà - potrebbe decidere di dimenticarsi di Crotone, i libri di storia ne rivendicherebbero a gran voce la bellezza e lo splendore che fu di questa città".